Pettorina per Cani: informarsi per scegliere al meglio

L’argomento pettorina è stato forse il più ostico tra gli argomenti che la cinofilia italiana si sia trovata a trattare negli ultimi 15 anni. Esistevano opinioni discordanti al riguardo (sostenute spesso dalle relative, oserei dire, “tifoserie”, tanto è stato il fervore che le ha contraddistinte nell’affrontare tale argomento): quella del “Pro” e quella del “Contro” pettorina. Con questo articolo non abbiamo intenzione di gettare benzina sul fuoco, ritenendo che la disputa sia abbondantemente superata, avendo visto quanti benefici abbia portato l’uso di questo strumento. Quindi affrontiamo l’argomento con la più totale serenità.

Che cos’è la Pettorina

Da diversi anni a questa parte, la pettorina è stata riconosciuta come l’articolo più adatto con cui sostituire il collare. La Pettorina è quello strumento che si fa indossare al cane e che veste all’altezza del suo torace. Alla pettorina poi si aggancia il moschettone del guinzaglio.

Come detto la pettorina è uno strumento, per la precisione è uno strumento contenitivo (e non educativo), e come tale dev’essere utilizzato.

A cosa serve la Pettorina

La pettorina può avere diverse finalità, a seconda del modello e della sua struttura, ma presenta una caratteristica sostanziale: veste il petto del cane.

In linea di principio la pettorina è quello strumento utilizzato per il contenimento e la gestione del cane, che prevede l’aggancio del moschettone in zona toracica (avanzata o arretrata sul torace) e che permette una distribuzione delle forze, legate alla trazione del guinzaglio, direttamente sul petto del cane, salvaguardando la zona del collo. Infatti, data la presenza delle ossa (colonna vertebrale, costole, sterno), il petto rappresenta una zona ideale sulla quale indirizzare le sollecitazioni derivanti dalle trazioni che arrivano dal guinzaglio.

La pettorina, nelle sue varie forme e modelli, oltre a distribuire meglio la trazione, lascia anche maggiore libertà di movimento del collo e quindi della testa del nostro peloso. Ciò facilità i suoi processi di perlustrazione, di fiuto, di incontro e di comunicazione sociale con gli altri cani. Tutte queste facilitazioni contribuiscono a ridurre lo stress durante l’uscita in passeggiata, e quindi anche a migliorare la comunicazione tra cane e conduttore.

Come funziona la Pettorina

Esistono in commercio molti modelli di pettorine per cani. Ogni modello presenta delle caratteristiche peculiari, ma, sostanzialmente, il concetto che le contraddistingue e accomuna è il fatto che si posizionano sul petto del cane. Questa posizione fa si che la pettorina, a cui si aggancia il moschettone del guinzaglio, sia in grado di focalizzare la trazione derivante da eventuali strattoni, direttamente sul torace del cane. Il torace, data la sua struttura anatomica (presenza delle costole e dello sterno), offre una zona più resistente e quindi più adatta ad assorbire questo tipo di sollecitazioni.

Tutto questo non deve indurre in errore. L’uso della pettorina non è, come alcuni ritengono, il motivo scatenante che stimola il cane a tirare! Questa è una considerazione errata e banale, ma purtroppo frequente. I cani tirano al guinzaglio, salvo casi occasionali, quando non educati ad una corretta condotta, non ci sono altre storie. Per questi cani è utile sviluppare un percorso educativo che possa risolvere il problema.

Andiamo con ordine, così chiariamo bene alcuni concetti, onde evitare che sorga in qualcuno la domanda: “ma con la pettorina il cane può tirare di più? Allora è controproducente?” Assolutamente no!

Facciamo degli esempi concreti:

- Ho appena adottato un cucciolo: come mi comporto? Uso un collare o una pettorina? Assolutamente una pettorina! Perché? Perché il cucciolo è “l’emblema” del cane che non sa camminare al guinzaglio. Il cucciolo sarà normalmente portato a sbagliare durante le prime uscite, tirando al guinzaglio e strattonando in continuazione. La struttura muscolare del suo collo non è forte abbastanza e non dovrebbe subire tutti gli strattoni che normalmente si presenteranno durante le sue passeggiate. Ma soprattutto la passeggiata non deve diventare una tortura psicologica! Cosa fare quindi? Dovete dedicargli il vostro tempo. Fate tante passeggiate, non necessariamente lunghe all’inizio, e giocate con lui. Dotatevi di una pettorina, di un guinzaglio lungo e di tanta pazienza da abbinare ad una strategia valida e vincente. Considerate che il cane non impara attraverso processi coercitivi e dolorosi, anzi. Il cane impara più velocemente se incontra processi di gratificazione, passando attraverso la giusta motivazione e una corretta comunicazione con il suo conduttore, che dovrà essere in grado di gestire il processo educativo della condotta al guinzaglio, proponendo tutti quegli accorgimenti che si rendono necessari a tale scopo (Perros Life consiglia di rivolgersi ad un buon Educatore Cinofilo, che metta le basi conoscitive per la preparazione e l’impostazione di una buona relazione con il cucciolo, e che vi dia tutti gli strumenti finalizzati alla crescita equilibrata dell’individuo, permettendogli di affrontare i vari aspetti della quotidianità nella più totale serenità).

- Ho appena adottato un cane adulto e che tira al guinzaglio: come mi comporto? Compro un collare o una pettorina? Anche in questo caso una pettorina! Perché? Per diversi motivi! Perché con un cane adulto, che non ci conosce, siamo tenuti a creare un rapporto di fiducia, costruendo un contesto gestionale di relax e comprensione (ascolto). Questo processo passa attraverso un lungo e laborioso susseguirsi di corretti processi comunicativi, il più possibile privo di situazioni stressanti, finalizzato ad agevolare una sua risposta equilibrata alle varie situazioni della gestione quotidiana, quindi anche quando si va fuori in passeggiata. Come per il cucciolo, anche al cane adulto bisogna assicurare un processo educativo privo di situazioni coercitive e stressanti. La condotta al guinzaglio è e dev’essere una procedura che “avvicina” il cane al suo conduttore, e non il contrario. Anche in questo caso è consigliato l’intervento di un Educatore Cinofilo che possa darvi tutte le indicazioni necessarie per agevolarvi il percorso.

- Il mio cane ha sempre usato il collare. Devo passare alla pettorina? Dipende. Ma probabilmente l’utilizzo della pettorina potrebbe migliorare la qualità della sua passeggiata. Un aspetto che molti dimenticano di considerare sta nel fatto che anche il cane più bravo del mondo, prima o poi, si troverà a dare uno strattone al guinzaglio , magari anche per colpa nostra (banale distrazione) e non sua. Per questo motivo ho sempre consigliato di fare la seguente considerazione: se voi foste in giro con un vostro amico (umano) e io vi chiedessi di legarvi addosso una corda che vi tenga uniti (guinzaglio), dove la leghereste? Al vostro collo (collare) o alla vostra vita (pettorina)? Sicuramente direste alla vita. E immagino non perché abbiate una scarsa fiducia del vostro amico (temendo che possa strattonarvi), o perché abbiate intenzione di strattonarlo voi, ma semplicemente perché, se mai lo strattone dovesse arrivare, allora la vita sarebbe un punto più adatto per riceverlo.

Lo stesso vale per il cane.

Nota: un buon processo educativo alla condotta al guinzaglio per la passeggiata non va paragonato al processo con cui si insegna la “condotta al piede” che si fa nelle varie gare agonistiche della cinofilia (percorso decisamente più lungo e difficile). La condotta al guinzaglio è un processo molto più semplice e deve concedere al cane la possibilità di camminare con una certa libertà; deve poter fiutare (naso a terra) e perlustrare il territorio, camminando più avanti o più indietro, più a destra o più a sinistra rispetto al conduttore, senza per questo tirare al guinzaglio. Ci sono tante tecniche per raggiungere questo obiettivo. Il consiglio sostanziale è quello di abituate il vostro cane a camminare con il guinzaglio lasco e per questo vi sarà sicuramente d'aiuto l’utilizzo di un guinzaglio lungo da abbinare alla pettorina.

Modelli di Pettorina e Materiali

Il mercato del pet offre tante soluzioni, alcune molto valide, altre valide solo in parte e altre per nulla valide. Le pettorine possono essere realizzate in nylon, in polipropilene, in poliestere, in cuoio, in cotone o altri materiali tecnici. Perros Life ha optato per il materiale (nylon) che offre le migliori prestazioni tecniche in termini di resistenza meccanica alla trazione, per la morbidezza (anche nel tempo), facilità di lavaggio, per l’atossicità e l’anallergicità.

La validità di una pettorina non va confusa con la sua essenza estetica. Una “brutta” pettorina può essere più valida di una “bella” pettorina. Il bello e il brutto non vanno valutati in base al nostro normale senso estetico, ma attraverso la valutazione del suo fine ultimo. Ovviamente se si riesce ad abbinare il bello al valido abbiamo fatto centro! Ma ricordiamoci che la pettorina è uno strumento contenitivo. Questa è, e resta, la sua funzione.

Molte marche (anche di grandi aziende) sviluppano processi di marketing che puntano molto sull’incapacità del consumatore medio, solo perché poco esperto, nel distinguere questi meccanismi (bellezza-validità), proponendo articoli super colorati ed elaborati, che colpiscono sicuramente l’occhio dell’acquirente, ma che magari non offrono la necessaria vestibilità, resistenza meccanica, o che possono risultare sottodimensionati o sovradimensionati nel complesso. Esistono articoli che potrebbero essere ridotti in termini peso, volume, consistenza della struttura. Queste valutazioni sono fondamentali al fine di evitare di far indossare al nostro cane un articolo sovradimensionato e che lo costringe a portarsi addosso un’impalcatura fastidiosa e non necessaria.

Ovviamente il potere di scelta lo avete voi. Quindi documentatevi, valutate con attenzione ed eventualmente lasciatevi consigliare da qualcuno esperto nel settore (Educatore Cinofilo).

Come scegliere la Pettorina

Possono essere diverse le motivazioni che vi spingono a cercare un modello di pettorina, piuttosto che un altro. Sarete voi a orientare la scelta in base alle caratteristiche fisiche e attitudinali del vostro cane, sapendo cosa aspettarvi da ogni preciso modello di pettorina.

Vediamo alcuni esempi:

Pettorina per cuccioli: oltre a garantire la vestibilità nell’immediato, bisogna considerare che un cucciolo è un cane in fase di crescita. La pettorina deve quindi garantirvi un buon potenziale di regolazione, per poter essere utilizzata per il tempo più lungo possibile. Andrà sicuramente sostituita quando le dimensioni del cucciolo avranno raggiunto e superato il massimo del potenziale di regolazione dell’articolo. Per questi casi noi consigliamo il modello alla Romana (ad H), dotato di 4 o 5 punti di regolazione (a seconda della taglia).

Pettorina antifuga: questo modello di pettorina è stato ideato per quei soggetti che manifestano una forte tendenza alla svestizione e quindi alla fuga. Questa è una situazione molto pericolosa, sia per il cane, che può finire anche in mezzo a strade trafficate, sia per le persone o altri cani che si trovano nei paraggi. Per questi casi offriamo il modello Bushka, anche nella versione specifica per levrieri (torace profondo e vita stretta). Con questa pettorina risolverete il problema della fuga e tornerete a godervi le passeggiate in totale tranquillità.

Pettorina per cani con problemi di vestizione: ci sono alcuni cani che manifestano una forte paura durante la vestizione. In questi rari casi la causa è spesso legata al fatto che i soggetti fanno fatica (timore) ad infilare la testa tra le fettucce del girocollo. Perros Life ha pensato anche a loro, progettando la pettorina con apertura anteriore. La presenza di una clip nel girocollo fa si che questa parte della pettorina possa essere indossata come un normale collare, riducendo la situazione ansiogena nel cane, per poi continuare la vestizione come per una nostra normale pettorina ad H.

Pettorina per cani forti tiratori: per quei soggetti che riescono a mettere in grave difficoltà fisica il loro conduttore, abbiamo progettato la pettorina Fiocca, con aggancio sternale per il moschettone del guinzaglio. La posizione dell’aggancio fa si che, quando il cane propone la trazione, sia la sua stessa forza a provocargli una parziale rotazione sul suo asse, costringendolo a perdere la linearità corporea rispetto al suo obbiettivo. Questa perdita di linearità comporta una notevole riduzione del potenziale di trazione, portando il soggetto verso una gestione compatibile con la fisicità del suo conduttore. Questa pettorina va necessariamente affiancata ad un percorso didattico da parte di un Educatore Cinofilo, che possa aiutarvi nella correzione del problema.

Come potete vedere esistono tante variabili, quindi valutate con attenzione quale modello sia più adatto al caso vostro.

Non dimenticate di misurare il vostro cane per poter scegliere correttamente la taglia di riferimento.